Gli anni che Rubens trascorse in Italia dal luglio del 1600 all'ottobre
del 1608 sono attestati da piu di duecento documenti, oggi dispersi in
sedici archivi diversi, suddivisi tipologicamente in lettere, contratti
e fonti letterarie a lui coeve. Tale documentazione, ritrovata,
trascritta e soprattutto tradotta in lingue differenti a partire dalla
seconda meta dell'Ottocento fino ai giorni nostri, non e mai stata
sistematizzata nella sua complessita cronologica e di intreccio. Il
pittore teneva una fitta corrispondenza con il fratello Philip, cui era
legato anche da una visione filosofica e umanistica della vita, e con
gli amici fiamminghi, con quelli italiani, con gli spagnoli e con
chiunque venisse in contatto con la sua empatica personalita. Gli anni
italiani furono per Rubens una scacchiera su cui giocare con lealta e
furbizia, con un occhio alla pittura e all'antico e un altro
all'economia piu spicciola. Il pittore leggeva e scriveva in fiammingo,
in latino, in greco, in italiano, in spagnolo e manteneva stretti legami
sia con la sua terra sia con le persone piu influenti che incontrava nel
suo peregrinare, in quegli anni, tra Venezia, Mantova, Firenze, Roma,
Padova, Genova, Valladolid e Madrid. Questo volume raccorda tutti questi
documenti per ritessere quella grande rete che Rubens aveva
intelligentemente intrecciato in otto gloriosi anni.