Questo libro si propone di impartire i consigli utili sul modo migliore
per accompagnare il paziente traumatizzato grave in sala operatoria,
organizzare il lavoro tuo e dell'équipe, sudare sette camicie per
risolvere una situazione difficile, ma alla fine chiudere l'intervento
con il miglior risultato possibile. In poche parole, una guida pratica
sulla chirurgia del trauma destinata non solo agli specializzandi e ai
tirocinanti, ma anche ai chirurghi generali interessati al trattamento
dei pazienti traumatizzati e ai chirurghi che operano in condizioni
difficili - ad esempio presso gli ospedali militari, i distretti rurali
o nell'ambito di missioni umanitarie. Sull'atlante chirurgico impari a
utilizzare le mani, ma certo non a ragionare, prevenire le mosse e
improvvisare, mentre grazie ai nostri consigli pratici apprenderai che
quando operi un paziente traumatizzato con emorragia massiva devi usare
la testa, oltre che le mani. La prima parte illustra alcuni dei principi
generali della chirurgia del trauma, soffermandosi non tanto su come si
dovrebbe suturare, quanto piuttosto sulla necessità di sviluppare la
capacità di pensare e programmare quando si sta davanti al tavolo
operatorio. Purtroppo soltanto di rado, per non dire mai, queste
capacità si apprendono frequentando le scuole di specializzazione. La
seconda parte è dedicata alla chirurgia del trauma vista come uno sport
da contatto: insegna come si trattano specifiche lesioni a carico
dell'addome, del torace, del collo e dei vasi periferici, mettendo in
particolare evidenza come le cose potrebbero non andare per il verso
giusto, un aspetto quasi sempre tralasciato dai testi tradizionali.
L'esperienza, invece, ci ha insegnato che imparare dove sono le insidie
è essenziale se si vuole imparare ad operare. La lezione più importante
che ci auguriamo tu possa trarre da questa guida è di scegliere sempre
la soluzione più semplice, perché nella chirurgia del trauma è l'unica
che non riserva mai sorprese e dà risultati.