La diffusione del tabacco nel corso del XVII secolo rappresento una
grande novita per la popolazione della penisola italiana, e introdusse
non solo nuovi consumi ma anche nuove pratiche sociali. La rapida e
massiccia estensione dell'uso della foglia americana attiro
immediatamente l'attenzione dei governanti, alla continua ricerca di
nuove fonti fiscali in grado di sostenere le crescenti spese belliche.
Con una conseguenza: la tassazione del tabacco e il relativo aumento dei
prezzi ne alimentarono immediatamente il contrabbando, attivita i cui
protagonisti furono in gran parte ceti e categorie privilegiate (clero,
nobilta e militari). E cosi questo studio sul tabacco finisce per
fornire un ampio affresco dell'antico conflitto tra diritti collettivi
dello Stato e sacche di privilegio personale e territoriale, a partire
dalle prime testimonianze seicentesche sulla sua diffusione fino alla
stagione napoleonica, allorche le autorita "italiane" seppero dare
compiuta realizzazione a molti progetti abbozzati o avviati nel corso
dei secoli precedenti.