English description: This book, using the research of writers and
historians of architecture, art, and music, proposes, unites for the
first time all that was created and developed in Rome from the
foundation of Arcadia to the Settecento under the banner of Arcadian
Classicism. This work shows that Arcadia, with the acclamations or
inscriptions of cardinals, princes, sovereigns, writers, artists who
passed through or resided in Rome, successfully founded a supranational
literary republic. Italian description: Questo libro - nato da una
ricerca d'equipe composta da letterati, storici dell'architettura,
dell'arte e della musica - propone per la prima volta di unificare sotto
la categoria di Classicismo arcadico tutto cio che si crea ed elabora a
Roma dalla fondazione dell'Arcadia in avanti. Non valida, ad esempio,
per Torino, questa estensione permette di superare le viete
periodizzazioni come la divisone per secoli fra Sei e Settecento o fra
il primo e il secondo Settecento; e ci consente finalmente di
intravedere la continuita, tutta romana, fra l'idea del bello di
Bellori, la ragione poetica di Gravina, il recupero del tragico di
Alfieri e Monti, tutti attivi, dall'inizio alla fine del secolo, proprio
a Roma, accanto a Mengs, Fussli, Winckelmann, David. Al centro l'Arcadia
che, con le acclamazioni o iscrizioni di cardinali, principi, sovrani,
letterati, artisti di passaggio o residenti a Roma, era riuscita
nell'impresa di fondare una repubblica letteraria sovranazionale che
guardava persino a Voltaire. Era all'avanguardia, allora, Roma nelle
arti, nelle accademie, nelle biblioteche, nei teatri e nella letteratura
sinora chiamata neoclassica.