Gli anni che seguono il Congresso di Vienna rappresentano uno snodo
complesso al quale gli storici oggi si avvicinano con modelli
interpretativi nuovi, tesi a mettere in luce, nel giusto equilibrio,
l'eredita della cultura settecentesca, il portato rivoluzionario della
dominazione francese ma anche gli intrinseci e non meno fecondi elementi
di novita e di rilancio. Con questa prospettiva, studiosi di varia
formazione e provenienza si sono confrontati per ricostruire le vicende
dell'Umbria, territorio dello Stato Pontificio permeabilmente aperto a
dinamiche sovraregionali. L'indagine multidisciplinare ha individuato i
punti di forza di processi articolati che, pur non essendo ne omogenei
ne lineari, rivelano tuttavia un tessuto socio-culturale vivace e
propositivo dal quale germogliera l'identita moderna della regione.