Il libro, esito di uno studio sociocriminologico delle organizzazioni
criminali rappresenta il punto di vista dell'investigatore che
quotidianamente si confronta con la criminalità osservandola anche dalla
visuale del sociologo. L'autore analizza gli ambienti urbani noti come
"quartieri difficili" mettendo in luce, in maniera critica, la frattura
sociale figlia dei mutamenti socioeconomici che hanno confinato in quei
quartieri "esclusi interni" e "migranti extracomunitari". Il risultato
di queste riflessioni è l'elaborazione di una teoria che qualifica il
comportamento deviante come una "produzione sociale" alla quale occorre
replicare, oltre che con politiche di sicurezza, anche con un sistema di
welfare state integrato in un innovativo concetto di "quartiere impresa"
ispirato da una logica mercatistica. Intelligence del marciapiede si
rivolge a chi ha interesse a comprendere come sviluppa ed evolve il
crimine che pervade e condiziona, in maniera silente, il nostro vivere
quotidiano.