Il libro indaga l'elemento distintivo e caratterizzante della vita
culturale italiana: la nascita della prima classe intellettuale laica
dell'intera Europa e il fondamentale ruolo che i laici esercitarono
sulla cultura. Coprendo un arco di tempo di oltre quattro secoli e
mezzo, dalla conquista carolingia al Duecento, lo studio offre la prima
analisi esaustiva degli scritti in latino prodotti nel regno d'Italia.
Esaminando i testi religiosi, letterari e giuridici, ma non solo, Ronald
G. Witt mostra come i cambiamenti presenti in questi testi siano il
risultato dell'interazione del pensiero con le tendenze economiche,
politiche e religiose della societa italiana, nonche con le influenze
intellettuali provenienti dall'estero. Il punto di arrivo della ricerca
e costituito dall'insorgere dell'Umanesimo nell'Italia settentrionale:
proprio il precoce sviluppo di una classe intellettuale laica e la sua
partecipazione alla cultura latina incoraggiarono infatti la nascita di
quel movimento culturale che, da ultimo, avrebbe rivoluzionato l'intera
Europa.