L'ipotesi di ricerca che il volume sottopone a verifica individua nei
primi decenni del Trecento una sorta di tornante, in cui le dinamiche
socio-economiche, fino ad allora preponderanti nel definire le
opportunita di mobilita, cedono il primato al fattore
politico-istituzionale, ovvero al protagonismo delle nuove e piu ampie
formazioni che vanno adesso prendendo piede. In questa chiave la
Lombardia, regione storicamente molto eterogenea, costituisce un caso di
studio particolarmente interessante, dove l'avvento dello stato
regionale impatta sui percorsi di ascesa e discesa sociale, dischiudendo
canali e favorendo nuove rappresentazioni culturali della mobilita. Nel
complesso quello che emerge dalle ricerche che qui si presentano e un
quadro ricco di suggestioni, che consente di ritematizzare su basi nuove
e originali una grande questione della storia medievale.