Questo dizionario è stato catalogato sulla base delle teorie di Giuseppe
Crispi (professore di letteratura greca antica presso l'Università di
Palermo), che ha intuito il potenziale della lingua albanese (o Epirota
come viene comunemente chiamato), anni prima che venisse annoverato tra
le lingue indo-europea. Sostiene la sua analisi nel libro "Memory on the
Albanian Language" pubblicato a Palermo nel 1831, argomentando alla fine
che sarebbe utile formare un dizionario dei molti monosillabi di cui è
composta la lingua. Il risultato della ricerca è che la lingua albanese
è una base della lingua indoeuropea, mentre le altre lingue, nonostante
siano passate attraverso questo stadio, si sono evolute nel corso dei
millenni fino al punto di non capirsi. Il processo di questa evoluzione
può ancora essere riconosciuto oggi nelle differenze dialettali
all'interno di una singola lingua, che, se dovessero essere divise per
distanza territoriale, diventerebbero due lingue distinte nel corso
degli anni.