Il volume e dedicato al De excusationibus di Erennio Modestino, unico
scritto della giurisprudenza romana composto in greco, sebbene noto con
un titolo latino. L'opera fornisce un importante contributo alla
conoscenza dell'applicazione del diritto romano nelle province orientali
dell'impero subito dopo la Constitutio Antoniniana. Essa si occupa della
nomina e della conferma dei tutori e dei curatori, dei motivi di esonero
e delle relative regole procedurali. L'attivita di Modestino, giurista e
funzionario imperiale la cui origine resta incerta, si svolge entro la
prima meta del III secolo, sullo sfondo della crisi che travolgera il
mondo romano e portera al totale accentramento del potere nelle mani del
princeps. Seguendo lo schema della Collana, il volume si apre con una
biografia dell'autore (Viarengo) e un'introduzione (Maffi, Stolte,
Viarengo), nella quale vengono affrontati i problemi della struttura
originale dell'opera, dei suoi scopi, dell'uso della lingua greca e del
recepimento nei Basilici. Viene poi presentato il testo greco
nell'edizione di Mommsen (con la proposta di alcune varianti a cura di
Stolte), una traduzione italiana annotata (Maffi) e un analitico
commento (Viarengo, Maffi).