Pubblicato nel 1940 dalla "Scuola di Mistica Fascista", il libro di
Spinetti chiarisce l'idea di libertà secondo la concezione fascista
della vita e del mondo. Essa veniva identificata dall'autore
nell'autodominio conseguito in libera volontà e piena coscienza, dopo
aver affrontato il problema della natura umana, dell'individuo, dello
Stato, dell'idea di razza, del diritto alla Rivoluzione, alla luce della
crisi di civiltà che sconvolgeva il mondo in quel frangente. La prima
parte del saggio è dedicata alla lotta in Italia per l'affermazione di
una nuova cultura. Al pensiero di Mussolini è rivolta la seconda, dove
sono riportate in modo coordinato le sue affermazioni. La terza
tratteggia una nuova sintesi filosofico-politica vigorosa, ispirata agli
insegnamenti mussoliniani, atta a soddisfare le esigenze spirituali
degli uomini del tempo fascista, che intendevano abbattere
l'individualismo materialista senza immolare l'individualità. In
appendice il contributo originale su "L'essenza dottrinale del
Fascismo."