La Storia della letteratura italiana di Francesco De Sanctis (in prima
edizione nel 1870) e stata protagonista della scena culturale e politica
dopo l'Unita: pur non avendo niente del manuale scolastico, piacque ai
borghesi colti della nuova Italia. A loro consegno un'idea della nostra
letteratura che e diventata il duraturo paradigma dell'intera storia
d'Italia e della stessa identita nazionale. Un'idea al tempo stesso
semplice, chiara e forte: con l'eccezione di Dante, unico padre della
patria, la nostra letteratura conferma la lunga "decadenza" e la
"servitu" della storia d'Italia nell'eta moderna. De Sanctis, sempre con
la tensione e la passione narrativa che della Storia fa un capolavoro,
giudica negativamente gli scrittori da Petrarca a Metastasio: li ritiene
dediti al culto di una bella forma indifferente al contenuto, moralmente
indegna nella sua vuota frivolezza, incapaci di quella serieta di un
contenuto vivente nella coscienza che e, o dovra essere, il fattore
distintivo della nuova letteratura della nuova Italia. Questo libro, che
nella sua prima edizione ha vinto il Premio De Sanctis 2018 per la
saggistica, descrive l'impianto argomentativo della Storia con una
minuziosa, e innovativa, analisi del suo lessico, documentando le
forzature propriamente teoriche e ideologiche del mythos che inventa, ma
anche le contraddizioni, dai risvolti talvolta drammatici, che lo
innervano.