Il territorio vicentino sembra essere ormai confluito in un'unica
megalopoli, nella quale sono a stento riconoscibili gli isolati lacerti
di un millenario paesaggio fatto di campi, di boschi e di pascoli, di
paesi e di contrade, di ville e di chiese, di rogge e di strade. In un
certo senso, si tratta dell'esito finale di un rapporto dinamico con
l'ambiente urbano, quello con la citta capoluogo, che in eta medievale e
moderna ne ha via via plasmato il carattere e le vocazioni. E a questo
territorio-contado che fanno riferimento le fonti iconografiche e
letterarie presentate e discusse in questo libro, quasi a bilanciare,
grazie alla dimensione profonda del passato, l'appiattimento del
presente. Per recuperare almeno un poco dello stupore e dell'incanto che
le meraviglie di questo territorio hanno esercitato per secoli, a vario
titolo, su artisti, intellettuali, tecnici, politici e viaggiatori.