Maria Cervi ha solo nove anni quando padre e zii vengono fucilati a
Reggio Emilia per mano dei fascisti. Ancora adolescente, inizia ad
affiancare il nonno Alcide nel lungo percorso di testimonianza grazie al
quale il martirio dei sette fratelli Cervi diventa presto uno degli
episodi simbolo della Resistenza italiana ed europea, e ha un ruolo
fondamentale nella trasformazione della casa contadina dei Cervi in
museo. In queste pagine viene ripercorso il cammino di Maria dalla
bambina che era alla donna eccezionale che e diventata, memoria pubblica
di una famiglia fuori dal comune, senza negarsi e senza proteggersi da
niente. Di Antenore e degli altri fratelli Cervi, di papa Alcide, delle
donne che rimasero e ripresero a vivere con una resilienza
straordinaria, scrive Walter Veltroni nella sua prefazione, si e detto
molto e molto sappiamo. Qui, a emergere in pieno e il cammino
intrecciato di profonda umanita e comunque pieno di ostacoli di una
bambina costretta a diventare grande e in fretta, molto in fretta. Con
il ricordo di un papa "dolce e di poche parole", quando la sua esistenza
era semplicemente quella di una "bimba felice in famiglia felice". Con
la "salvezza" rappresentata dall'impegno politico e dall'affermarsi in
lei di quel "dovere morale di rendere conto". Il volume e pubblicato in
collaborazione con l'Istituto Alcide Cervi.